Franciacorta Satèn Brut Millesimato Brigantia

Residuo zuccherino 10gr/lt
Vitigni utilizzati Chardonnay in purezza
Sistema di allevamento Guyot a 90/100 cm da terra
Sesto d’impianto 2,5×0,85 m
Densità impianto 4.500/5.000 piante/ha
Resa uva per ettaro media circa 100 q.li per ettaro.
Selezione delle uve in vigna con raccolta manuale in cassette di massimo 18 kg.
Vinificazione in bianco in pressa pneumatica con spremitura soffice delle uve intere e separazione della I^ e II^ frazione. Dopo separazione statica e fisica dalle impurità del mosto a basse temperature, avviene l’inoculo di lieviti selezionati per la fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Segue il travaso e abbassamento della temperatura a circa 10°C per evitare la fermentazione malolattica. Una volta aggiunto lo “sciroppo di tiraggio”, che contiene uno quantitativo massimo di 18gr/lt di zucchero per esaltare la morbidezza e la “setosità” del vino, viene imbottigliata, tappata con il tappo a corona e coricata in catasta per la presa di spuma.
Affinamento in bottgilia 36 mesi in media
Prima annata prodotta 1999

La cremosità

Bellissimo e luminoso paglierino acceso, dove l’oro fa capolino, effervescenza minutissima, di gran continuità.

Il profumo è inizialmente timido, si apre dolcemente su note vanigliate, di cioccolato bianco, seguono fiori di campo, la camomilla, spazia poi sul latte di mandorla e sul pepe bianco, chiude con sentori gessosi e di acqua d’ostrica.

Al palato è cremoso, l’effervescenza denota grande avvolgenza; ha ottima persistenza, completa, saporita e ricca di sfumature di pasticceria, frutta gialla matura, a tratti esotica e meringhe agli agrumi.

Da servire a 6-8° in calice di media ampiezza; vino che non teme l’innalzamento della temperatura.

A tavola lo si può posizionare un po’ ovunque, dagli antipasti che si ispirano al bosco, come un carpaccio di funghi porcini, oppure le tartare di carne, anche di selvaggina, come il cervo, oppure tartare o carpacci di pesci e crostacei con condimenti speziati, pepe e zenzero.

Scendendo per lo stivale si può pensare di affiancarlo a cucine che sfruttano ingredienti piccanti, per esaltare il suo lato cremoso.

Volendo accompagnare le sue note cremose e lattose lo si potrebbe avvicinare a un formaggio da latti misti, le tome ai tre latti o a alcune robiole mature.

5 Sfere Sparkle (4 edizioni)
92 Punti Vini Veronelli
Corona del Pubblico VINI BUONI D’ITALIA
Golden star VINI BUONI D’ITALIA

Residuo zuccherino

10gr/lt

Vitigni utilizzati

Chardonnay in purezza

Sistema di allevamento

Guyot a 90/100 cm da terra

Sesto d'impianto

2,5×0,85 m

Densità impianto

4.500/5.000 piante/ha

Resa uva per ettaro media

circa 100 q.li per ettaro.

Selezione delle uve

in vigna con raccolta manuale in cassette di massimo 18 kg.

Vinificazione

in bianco in pressa pneumatica con spremitura soffice delle uve intere e separazione della I^ e II^ frazione. Dopo separazione statica e fisica dalle impurità del mosto a basse temperature, avviene l’inoculo di lieviti selezionati per la fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Segue il travaso e abbassamento della temperatura a circa 10°C per evitare la fermentazione malolattica. Una volta aggiunto lo “sciroppo di tiraggio”, che contiene uno quantitativo massimo di 18gr/lt di zucchero per esaltare la morbidezza e la “setosità” del vino, viene imbottigliata, tappata con il tappo a corona e coricata in catasta per la presa di spuma.

Affinamento in bottgilia

36 mesi in media

Prima annata prodotta

1999

5 Sfere Sparkle (4 edizioni)
92 Punti Vini Veronelli
Corona del Pubblico VINI BUONI D'ITALIA
Golden star VINI BUONI D'ITALIA
Residuo zuccherino 10gr/lt
Vitigni utilizzati Chardonnay in purezza
Sistema di allevamento Guyot a 90/100 cm da terra
Sesto d’impianto 2,5×0,85 m
Densità impianto 4.500/5.000 piante/ha
Resa uva per ettaro media circa 100 q.li per ettaro.
Selezione delle uve in vigna con raccolta manuale in cassette di massimo 18 kg.
Vinificazione in bianco in pressa pneumatica con spremitura soffice delle uve intere e separazione della I^ e II^ frazione. Dopo separazione statica e fisica dalle impurità del mosto a basse temperature, avviene l’inoculo di lieviti selezionati per la fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Segue il travaso e abbassamento della temperatura a circa 10°C per evitare la fermentazione malolattica. Una volta aggiunto lo “sciroppo di tiraggio”, che contiene uno quantitativo massimo di 18gr/lt di zucchero per esaltare la morbidezza e la “setosità” del vino, viene imbottigliata, tappata con il tappo a corona e coricata in catasta per la presa di spuma.
Affinamento in bottgilia 36 mesi in media
Prima annata prodotta 1999

La cremosità

Bellissimo e luminoso paglierino acceso, dove l’oro fa capolino, effervescenza minutissima, di gran continuità.

Il profumo è inizialmente timido, si apre dolcemente su note vanigliate, di cioccolato bianco, seguono fiori di campo, la camomilla, spazia poi sul latte di mandorla e sul pepe bianco, chiude con sentori gessosi e di acqua d’ostrica.

Al palato è cremoso, l’effervescenza denota grande avvolgenza; ha ottima persistenza, completa, saporita e ricca di sfumature di pasticceria, frutta gialla matura, a tratti esotica e meringhe agli agrumi.

Da servire a 6-8° in calice di media ampiezza; vino che non teme l’innalzamento della temperatura.

A tavola lo si può posizionare un po’ ovunque, dagli antipasti che si ispirano al bosco, come un carpaccio di funghi porcini, oppure le tartare di carne, anche di selvaggina, come il cervo, oppure tartare o carpacci di pesci e crostacei con condimenti speziati, pepe e zenzero.

Scendendo per lo stivale si può pensare di affiancarlo a cucine che sfruttano ingredienti piccanti, per esaltare il suo lato cremoso.

Volendo accompagnare le sue note cremose e lattose lo si potrebbe avvicinare a un formaggio da latti misti, le tome ai tre latti o a alcune robiole mature.

5 Sfere Sparkle (4 edizioni)
92 Punti Vini Veronelli
Corona del Pubblico VINI BUONI D’ITALIA
Golden star VINI BUONI D’ITALIA