Franciacorta Dosaggio Zero Audens
Residuo zuccherino | 2gr/lt |
---|---|
Vitigni utilizzati | Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco |
Sistema di allevamento | Guyot a 90/100 cm da terra. |
Sesto d’impianto | 2,5×0,85 m |
Densità di impianto | 4.500/5.000 piante/ha |
Resa uva per ettaro media | circa 100 q.li per ettaro. |
Selezione delle uve | in vigna con raccolta manuale in cassette di massimo 18 kg. |
Vinificazione | in bianco in pressa pneumatica con spremitura soffice delle uve intere e separazione della I^ e II^ frazione. Dopo separazione statica e fisica dalle impurità del mosto a basse temperature, avviene l’inoculo di lieviti selezionati per la fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Segue il travaso e abbassamento della temperatura a circa 10°C per evitare la fermentazione malolattica. Una volta aggiunto lo “sciroppo di tiraggio”, viene imbottigliata, tappata con il tappo a corona e coricata in catasta per la presa di spuma |
Affinamento in bottiglia: | minimo 24 mesi |
Prima annata prodotta | 1990 |
La roccia
Colore paglierino piuttosto tenue, le bollicine si fanno prepotentemente spazio, cercano di farsi largo per esaltare gli aromi.
L’olfatto evidenzia subito speziatura, mineralità, a tratti è fumoso, ricorda profumi di scorza d’agrume, di frutta dalla polpa dolce, ma dalla buccia coriacea, la susina, l’uva spina, passa poi a note più vegetali, la foglia di vite, i fiori di sambuco e gli oli essenziali di bergamotto, l’aneto e il finocchietto selvatico.
Giunto in bocca ha ottima tensione, molto diretto, pulito, dissetante, piacevolmente asciutto; la componente acido salina emerge significativamente, donando succosità, ma soprattutto allungando i ricordi, che ritornano sulle polveri di gesso, sulle note linfatiche e vegetali.
Può essere interpretato con diverse temperature e calici, poiché sa essere sia fresco e fragrante che pieno e di ottima potenza, spaziando dai 6 ai 9°.
Vino in grado di avvicinarsi a cucine con interferenze lontane, magari asiatiche, gestendo alla perfezione sushi, sashimi, preparazioni speziate, aromatiche, anche i pesci crudi marinati alle erbe.
Tra i primi l’uso di erbe aromatiche è consigliato, un classico come le trofie al pesto, tra i secondi le carni bianche con condimenti di erbe aromatiche.
Residuo zuccherino | 2gr/lt |
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Vitigni utilizzati | Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco |
Sistema di allevamento | Guyot a 90/100 cm da terra. |
Sesto d'impianto | 2,5×0,85 m |
Densità di impianto | 4.500/5.000 piante/ha |
Resa uva per ettaro media | circa 100 q.li per ettaro. |
Selezione delle uve | in vigna con raccolta manuale in cassette di massimo 18 kg. |
Vinificazione | in bianco in pressa pneumatica con spremitura soffice delle uve intere e separazione della I^ e II^ frazione. Dopo separazione statica e fisica dalle impurità del mosto a basse temperature, avviene l’inoculo di lieviti selezionati per la fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Segue il travaso e abbassamento della temperatura a circa 10°C per evitare la fermentazione malolattica. Una volta aggiunto lo “sciroppo di tiraggio”, viene imbottigliata, tappata con il tappo a corona e coricata in catasta per la presa di spuma |
Affinamento in bottiglia: | minimo 24 mesi |
Prima annata prodotta | 1990 |